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Autore: CosaCdiNuovo

FRAMMENTO DI METEORITE RITROVATO IN GIAPPONE

FRAMMENTO DI METEORITE RITROVATO IN GIAPPONE

Frammento di meteorite ritrovato in Giappone, fa vincere per caso, un grosso premio in denaro a un uomo attirato da un luccichio.

In una zona turistica del Giappone, sull’isola di Hokkaido. un uomo si trovava in vacanza con la propria famiglia.

L’uomo abituato a fare lunghe passeggiare sulla spiaggia di buon mattino, vede attirare la sua attenzione da uno strano luccichio.

Si china e raccoglie un frammento che sembra essere di vetro del peso di 10 gr, quello strano frammento lo ha lasciato un po’ perplesso.

Sembrava vetro ma aveva una consistenza e una lucentezza davvero particolare, tanto da incuriosirlo e capire davvero l’origine.

Ha deciso di farlo vedere ed esaminare da un esperto, portandolo in un museo, con grande stupore gli esaminatori, sono rimasti sbalorditi dal vedere un materiale le cui origini non sono terrestri.

Nell’esaminarlo si sono accorti che molti elementi presenti in quel frammento non esistono qui sulla terra.

Dopo un’attenta analisi con tanto di certificazione, si è stabilito che quel frammento non era un pezzettino di vetro ma un pezzo di meteorite precipitato in Giappone.

Il governo Giapponese ha premiato l’uomo con un assegno di 1 miliardo di Yen ( 8000 Euro ).

Il frammento di meteorite ritrovato in Giappone, permetterà agli scienziati di migliorare le proprie scoperte e scoprire qualcosa di più sull’universo.

Sicuramente avrà reso molto, più felice quell’uomo nel vedersi assegnare un bel premio in denaro.

L'edicole diventano "Multiservice Points"

AGO NEL CERVELLO SCOPERTO DOPO 80 ANNI

Ago nel cervello scoperto dopo 80 anni in una donna mentre fa una visita medica, non lamentava nessun problema.

La storia arriva dalla Russia, la signora si era recata presso una struttura medica per effettuare una Tac.

Durante l’esame i medici esterrefatti hanno trovato nel cervello una ago di 3 centimetri, hanno chiesto alla donna se sapesse della presenza.

La donna è rimasta sorpresa quanto loro, non sapeva di avere nel cervello un ago lungo 3 centimetri, le hanno chiesto se abbia mai sofferto di mal di testa.

La risposta della donna è stata che non ha mai avuto disturbi di nessun tipo, è sta formulata un’ ipotesi.

I genitori della donna quando lei era molto piccola si crede, dopo pochi giorni dalla nascita, abbiano cercato di ucciderla.

Nata nel periodo della guerra, era pratica molto comune allora disfarsi dei bambini indesiderati, infilando un ago nella fontanella ancora aperta, per provocarne la morte.

“L’ago era penetrato nel lobo parietale sinistro, ma ciò non le ha portato le conseguenze previste”, la bambina è sopravvissuta e non ha mai sofferto di nessun disturbo.

Vivere con un ago nel cervello per 80 anni deve essere stata una scoperta sicuramente scioccante.

Il Ministero della Salute ha tenuto a precisare: “Il corpo estraneo è stato rilevato solo quest’anno durante la tomografia computerizzata”

Come ha indicare che senza quell’esame specifico sarebbe stato impossibile, scoprirne la presenza.

Sia per l’età della signora che per le conseguenze di un eventuale intervento chirurgico, si è pensato di non intervenire e lasciare tutto come è.

SANITA' LISTE INFINITE PERCHE'?

SANITA’ LISTE INFINITE PERCHE’?

SANITA’ LISTE INFINITE PERCHE’? 2,5 milioni di italiani rinunciano a curarsi, tempi di attesa troppo lunghi, si può fare qualcosa?

Prenotare una qualsiasi prestazione medica, nella sanità pubblica, è diventata una vera è propria Odissea, i tempi di attesa sfiorano i 2 anni.

I cittadini si scoraggiano e rinunciano a curarsi, non rivolgendosi nemmeno alla sanità privata, a causa degli elevati costi, che non tutti possono permettersi.

Le conseguenze portano a non fare la giusta prevenzione, non accorgendosi per tempo di un eventuale problema di salute, che poteva essere curato nel giusto tempo.

Allora cosa si può fare, c’è qualche soluzione, chi può intervenire per migliorare la situazione.

Questa domanda è stata fatta al professore Bassetti nella trasmissione TAGADA sulla 7 dalla giornalista Tiziana Panella.

Il professore in parole semplici ha detto che “i medici di base devo tornare a fare i medici“, non possono limitarsi solo a prescrivere visite.

Devo tornare a essere i vecchi medici di famiglia che ti visitavano, ti ascoltavano e cercavano di capire quale è il problema.

Molte persone hanno semplici disturbi possono essere trattati senza che siano prescritte visite in ospedale.

Tutte queste visite prenotate senza una reale necessità, tolgono lo spazio ai pazienti che ne hanno davvero bisogno, che arrivano a non potersi curare per le lunghissime liste d’attesa.

Ci ricorda che in passato non si facevano tutte queste prenotazioni, e ci rammenta che comunque il sistema sanitario non è infallibile.

I cittadini nutrono forti speranze in tal senso, ha concluso il suo intervento facendo un’accorato invito “ai medici di base di tornare a visitare i propri pazienti, e a fare i medici se no la sanità non potrà più uscirne da queste liste infinite“.

UOVO IN CAMICIA IN BRODO

UOVO IN CAMICIA IN BRODO

Uovo in camicia in brodo, è una variante del classico uovo in camicia, fatto con uova fresche, acqua, aceto bianco, sale, pepe e olio di oliva.

L’origine dell’uovo in camicia è incerta, ma secondo certi miti, sarebbero stati i monaci benedettini nel Medioevo a cucinarlo per primi.

Lo prepararono per la prima volta, durante un giorno di festa, le numerose uova portate dai contadini non potevano essere consumate tutte in una volta.

I monaci per consumare le uova con sicurezza, le facevano cuocere in acqua bollente, acidificata con aceto e le servivano su fette di pane raffermo.

Oggi proponiamo questa variante ancora più semplice dell’originale.

INGREDIENTI PER 4 PERSONE PER L’UOVO IN CAMICIA IN BRODO SONO:

1 LT BRODO VEGETALE O DI CARNE ( se non avete voglia di fare il brodo in casa va bene anche quello pronto, o il classico dado);

4 UOVA FRESCHISSIME.( raddoppiate le dosi se vi sembrano poche)

PREPARAZIONE

Preparare il brodo secondo il vostro gusto, vegetale o si carne, oppure usare quello già pronto, controllare se è giusto di sale, eventualmente aggiungerne.

Portare a bollore il brodo, solo adesso mettere le uova, aiutatevi con un cucchiaio per distribuire bene il brodo sulle uova, facendo attenzione a non rompere il tuorlo.

Distribuite a intervalli su tutte le uova il brodo bollente fino a quando non saranno ben cotte, l’albume dovrà avvolgerle.

Il tempo di cottura e di pochi minuti, non cuocetele troppo se no rischiate che il tuorlo diventi duro.

Una volta pronte mettetele in un piatto delicatamente aiutandovi con una schiumarola, e poi copritele con il brodo rimasto

Ottima da mangiare nelle fredde sere d’inverno, un piatto veloce da preparare quando si ha poco tempo.

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STRAGE DI MESTRE OLTRE IL DANNO ANCHE LA BEFFA.

STRAGE DI MESTRE OLTRE IL DANNO ANCHE LA BEFFA.

Strage di Mestre oltre il danno anche la beffa. L’assicurazione del mezzo potrebbe non risarcire le vittime dell’incidente.

Proseguono le indagini da parte della Procura di Venezia sulle possibili cause che hanno provocato la strage di Mestre.

La procura si è affidata a dei tecnici specializzati, che come ha riferito il Procuratore “hanno un compito molto delicato da svolgere”.

In tanto i responsabili dei lavori di manutenzione del ponte hanno fatto sapere che “i lavori di manutenzione e rimodernamento erano cominciati già da un mese, tutta la documentazione e gli stessi lavori sono a norma di legge”.

Si attende la autopsia e gli esami tossicologici sul corpo dell’autista,

per valutare un eventuale malore, o se fosse stato sotto l’effetto di alcool o droghe.

Dai primi sopraluoghi fatti sul ponte, negli ultimi 50 metri prima che il bus precipitasse di sotto, sono presenti ben 25 punti di contatto sul Guard Rail come ha indicare che l’autista stesse cercando in qualche modo di far fermare il bus.

L’ autista di altro bus, ha confermato che “il mezzo passatogli accanto e poi precipitato viaggiava a una velocità molto moderata circa a 33 km orari”.

Se l’esito degli esami, sul corpo dell’autista dovessero dimostrare, che l’incidente è accaduto per colpa di un malore, assicurazione del bus con pagherebbe nessun risarcimento.

La polizza assicurativa del mezzo non è coperta per questi casi di incidente,

tutte le vittime della strage di Mestre oltre al danno subirebbero anche la beffa di non essere risarcite per tutto quello che hanno subito.

Risarcimento che non arriverà per chi ha perso la vita, ha subito danni fisici o perso persone care, come amici e parenti.